Le conseguenze del drammatico conflitto tra Russia e Ucraina sta comportando i primi effetti collaterali anche sul mercato dell’auto. Come molti altri ambiti e settori—dall’industria allo sport—anche il mercato dell’automotive sta infatti prendendo le prime decisioni in conseguenza allo scoppio del conflitto. Molti marchi stranieri, infatti, hanno scelto di sospendere la vendita di auto in Russia.
La situazione
Il primo gruppo ad annunciare una tale scelta è stato il Gruppo Volkswagen, che attraverso un comunicato ha fatto sapere di aver messo in standby la vendita in Russia delle vetture dei marchi Audi, Porsche e Skoda. Subito dopo sono state General Motors e Land Rover ad unirsi all’iniziativa, facendo sapere che le spedizioni sono da oggi interrotte. Le ultime auto consegnate sul mercato russo, infatti, sono quelle che riportavano la data di ieri come scadenza di consegna.
Stando a quanto ipotizzato dal Center of Automotive Management (CAM), importante istituto tedesco che si occupa di studi di settore, queste iniziative sono solo le prime di un fenomeno che sarà molto significativo. Come ha spiegato il direttore di CAM, Stefan Bratzel, “per molto tempo la Russia non sarà un importante mercato di vendita e luogo di produzione per l’industria automobilistica. È vero che non si possono ancora prevedere con precisione gli effetti concreti della guerra e delle sanzioni pendenti. Tuttavia, è probabile che le immobilizzazioni delle Case automobilistiche e dei fornitori in Russia perdano considerevolmente valore. L’industria automobilistica non farà investimenti rilevanti in Russia per molti anni”.
Una considerazione molto significativa, specialmente se si pensa che proprio la Russia era uno di quei mercati in forte ascesa per i produttori globali. Nel 2021, infatti, in Russia sono state vendute circa 1,67 milioni tra autovetture e veicoli commerciali leggeri, poco più del dato del 2020 quando erano stati 1,6 milioni. Un dato che pone la Russia all’ottavo posto tra i più grandi mercati automobilistici del mondo.
I grandi produttori che hanno venduto di più nel mercato russo lo scorso anno sono stati Hyundai (inclusa Kia) con circa 380mila veicoli e Avtovaz (Lada, del Gruppo Renault) con 351mila. A questi ultimi andrebbero poi sommati 212mila veicoli venduti dall’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubish. Tra i produttori tedeschi, il Gruppo Volkswagen ha una quota di mercato del 12% con 204mila unità mentre Bmw e Mercedes-Benz vendono rispettivamente 49mila e 50mila veicoli in Russia con una quota di mercato di circa il 3%.
Renault-Nissan-Mitsubishi sarà quindi il comparto economicamente più danneggiato, sia per l’elevata fetta di mercato che si era guadagnata, e sia per la presenza della controllata russa Avtovaz. Anche Volkswagen, sia Mercedes che Bmw e Stellantis incontreranno grandi problemi, però, perché tutti questi gruppi posseggono stabilimenti in Russia di cui, per adesso, non si può prevedere il futuro.