Garantire con le batterie una lunga percorrenza e autonomia è una delle preoccupazioni principali per i grandi produttori di auto elettriche: a differenza delle auto termiche le tempistiche di rifornimento di un mezzo elettrico sono prolungate, quindi è importante che l’autonomia siano buona. Per questo motivo, da anni ormai, gli sviluppatori tecnologici che assistono l’evoluzione del settore sono al lavoro per trovare soluzioni e innovazioni sempre migliori. In modo da aumentare le performance della batteria e consentire lunghe percorrenze full-electric fra una ricarica e l’altra.
Come ad esempio Envision, che ha recentemente annunciato di poter mettere sul mercato, entro il 2024, una batteria che in piena ricarica sarà in grado di permettere 1000 km di autonomia.
L’annuncio di Envision
Envision è un azienda cinese, che appunto si occupa di produrre batterie, e fa parte dell’ecosistema di Nissan, che infatti ne possiede il 20%. Il brand ha fatto scalpore negli scorsi giorni perché ha appunto dichiarato che entro nel 2024 immetterà sul mercato delle innovative batterie in grado di permettere alle auto elettriche un’autonomia di 1.000 chilometri dopo una ricarica completa.
Per adesso sappiamo solo che il nuovo sistema di assemblaggio di Envision per le nuove batterie è in fase di sviluppo, è che l’obiettivo dichiarato dall’azienda è quello di lavorare sul rapporto fra prestazioni e dimensioni: immettere il maggior numero di celle in meno spazio. Un aumento diretto della densità può inoltre, oltre ad una migliore autonomia, garantire anche tempi di ricarica più ridotti (si ipotizza una riduzione di almeno il 30%).
Per arrivare a questo risultato Envision utilizzerà solo pannelli solari per ricavare energia, attarverso uno stabilimento nella prefettura di Ibaraki, a poca distanza da Tokyo.
Il CEO di Envision infatti è giapponese, Shoichi Matsumoto, e al momento il 90% delle forniture sono destinate a Nissan. Ma Enivision ha in programma di fornire tutti i costruttori e di realizzare entro la fine del decennio stabilimenti in USA, Francia e Gran Bretagna.
Altre innovazione tecnologiche: le batterie allo stato solido
Un altro campo di sviluppo per il futuro delle batterie elettriche è già delineato, ed è quello delle batterie allo stato solido: una novità che rappresenterà davvero una rivoluzione nel mondo della mobilità eco-friendly. Oltre che una svolta qualitativa enorme, perché garantiranno 500 chilometri di autonomia e la possibilità di ricaricare il pacco batterie in 10 minuti.
In pratica si tratta di una tecnologia che sostituisce l’elettrolita – l’elemento che trasporta la carica tra i due elettrodi di una batteria – in forma liquida (quelle al litio attuali sfruttano elettroliti in gel liquido o polimerico) con uno allo stato solido (sempre al litio).
Queste nuove batterie hanno una densità energetica più elevata—con le stesse dimensioni garantiscono autonomie maggiori (circa del 50%)—e possono soprattutto essere installate in qualsiasi posizione di un’auto elettrica. L’elettrolita allo stato solido, inoltre, risolverebbe anche un altro dei problemi principali delle attuali batterie: il surriscaldamento e il conseguente rischio di esplosione. Sono quindi più sicure e più facili da industrializzare. Il loro utilizzo, infine, non comporta alcun incremento dei prezzi per i clienti.
La casa Giapponese sarà, con tutta probabilità, la prima a far debuttare sul mercato dei modelli di auto elettrica con batterie allo stato solido, visto che sono già trapelate indiscrezioni sul fatto che Toyota quest’anno presenterà il concept di un’auto elettrica basata su questa innovazione.
Una svolta aiutata, in parte, anche dal particolare momento che sta vivendo il Giappone. Il cui governo da tempo sta portando avanti la decarbonizzazione del paese, con un investimento che ha già toccato i 20 miliardi di euro per i nuovi sistemi che la consentano.
Attualmente sono molte le società attive nella sperimentazione di queste batterie, e ben presto potremmo vederne i risultati.