Il conto alla rovescia è iniziato: il futuro dell’auto elettrica è già qui. Ancora non possiamo vederlo appieno, ma nei piani di lungo termine delle case produttrici il cambiamento è già stato segnato in agenda.
Tutte le grandi case, infatti, hanno già delle tempistiche fissate, entro le quali diranno per sempre addio al motore alimentato a benzina e a quello diesel.
Quello che faremo oggi, quindi, è un recap completo di tutti i piani futuri, casa per casa, per quanto riguarda la rivoluzione green.
Cosa hanno pianificato le grandi case produttrici?
Ecco una lista completa di tutte le case produttrici che hanno già annunciato tempistiche e modalità che le porteranno ad una transizione ecologica completa verso l’auto elettrica.
Audi
Le tempistiche per Audi saranno suddivise in due fasi. La prima partirà nel 2026, anno in cui la casa tedesca penseranno e lanceranno solamente nuovi modelli di auto elettrica. Al 2033, invece, è fissato l’ultimatum di produzione: a partire da quell’anno gli stabilimenti Audi non produrranno più auto a motore termico.
BMW
BMW non ha ancora fornito scadenze precise per la definitiva rivoluzione green: sappiamo però che entro il 2030 almeno la metà del suo portfolio produttivo deve e sarà occupato da nuovi modelli di auto elettrica. Entro il 2023, inoltre, a listino ci saranno 13 modelli elettrici e 12 ibridi plug-in.
Ford
Ford ha già investito 22 miliardi di dollari nell’elettrificazione, un progetto che è stato cablato in un lasso di tempo che scade entro il 2025, destinato ad aumentare notevolmente in futuro. Le previsioni indicano il 2026 per l’avvento della produzione interamente destinata all’auto elettrica, e il 2030 per l’intero piano di vendite destinato al full-electric.
General Motors
La completa indipendenza carbonica è stata indicata entro il 2040. Con 27 miliardi di dollari investiti con un piano che scade nel 2025 e 30 modelli in uscita nello stesso periodo che copriranno il 40% della gamma dei marchi sul mercato USA.
Honda
Due terzi delle proprie vendite destinate all’auto elettrica entro il 2030: è questo l’obiettivo dichiarato di Honda. Per il mercato europeo, inoltre, entro il 2022 ogni modello avrà una variante elettrica.
Hyundai – Kia
Sia Hyundai, che la consociata Kia presenteranno 12 nuovi modelli elettrici entro 2026, confermandosi leader di questo settore. La data indicata per la completa elettrificazione delle gamma di entrambe è quella del 2030.
Jaguar Land Rover
Il piano Reimagine presentato da Jaguar Land Rover è piuttosto semplice da interpretare: l’azienda diventerà carbon neutral entro il 2039 e già a partire dal 2030 ogni nuovo modello presentato avrà una variante elettrica.
Mazda
Entro il 2030 tutti i modelli di Mazda avranno propulsori con una qualche forma di elettrificazione. Entro il 2050, inoltre, è stato fissato l’obiettivo l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni rispetto ai livelli del 2010.
Mercedes
La stella di Stoccarda è stata estremamente precisa nelle date di transizione per l’auto elettrica: nel 2025 le elettriche riguarderanno il 30% delle vendite, nel 2030 il 50% e nel 2039 il 100%.
Renault
Il piano della casa francese è il seguente: compresi tutti i marchi del gruppo (Renault, Dacia, Alpine, Lada e Mobilize) ci saranno 10 modelli elettrici in portfolio entro il 2025.
Stellantis
Stellantis lancerà 10 modelli di auto elettrica quest’anno, portando il totale a 39. Inoltre, tutti quelli futuri avranno almeno una variante elettrificata. La transizione verso il 100% di motori elettrici avverrà entro il 2030.
Toyota
La casa conta di arrivare ad milione di auto ad emissioni zero vendute globalmente nel 2030. Mentre l’azienda conta di diventare totalmente carbon neutral entro il 2050. Per l’idrogeno, si passerà da 3mila a 30mila stack all’anno per auto, bus e altro.
Volkswagen
Anche gli obiettivi di Volkswagen sono piuttosto precisi: 70 percento di elettrico venduto entro il 2030, e stop a diesel e benzina entro il 2035.
Volvo
Volvo si conferma una delle case più virtuose del settore: 100% di auto elettriche entro il 2030. Ma non solo: la casa investirà moltissimo anche per incentivare la vendita tramite piattaforme online.